Questo motto così eloquente ed esplosivo è quello che ha ispirato WHP, uno dei progetti più genuini che Bologna abbia mai visto.
La musica, il vero elemento centrale di un evento che si sviluppava secondo una linea chiara: no name djs, ingresso senza liste e senza tavoli, nell’ambiente unico del Laboratorio Crash!, una serata senza fronzoli, dove protagonista indiscussi erano i dischi e non i dj, i solchi e non i selfie.
Certo, molta musica, ma non solo: abbiamo collaborato attivamente alla realizzazione dell’area “Art Expo”, dalla seconda stagione del party del 2013, a quella del 2017, uno spazio che abbiamo curato per 4 stagioni su 5, nel quale giovani artisti, disegnatori, pittori, fotografi, video-artisti si sono alternati per creare una mini-galleria attigua al dancefloor.
WHP è stato per noi sicuramente un grande laboratorio, nel quale sperimentare la fusione di più elementi, in particolare del rapporto tra video e suono. Negli, infatti, abbiamo realizzato diverse installazioni, anche interattive, che costituivano un vero e proprio quid pluris, l’elemento ulteriore, la ciliegina sulla torta, di un party che prima di tutto abbiamo amato e sostenuto in prima persona.